Domani – giovedì 8 maggio – la Dirce sarà a Torino per la presentazione dell’ebook di Un paese e cento storie e della rivista “In cucina con la Dirce”, che tra pochi giorni sarà disponibile anche online sul nostro sito.
In tema con la rivista, che racconta luoghi, storie, sapori, ecco un omaggio alle Golose torinesi (e non solo), la cui memoria è legata al Caffè Baratti e Milano di Piazza Castello, dove soleva sedersi e scrivere Guido Gozzano (Torino 1883-1916), autore molto amato dalla Dirce, signora di campagna dai gusti raffinati.
Io sono innamorato di tutte le signoreche mangiano le paste nelle confetterie.Signore e signorinele dita senza guantoscelgon la pasta. Quantoritornano bambine!Perchè niun le veda,volgon le spalle, in fretta,sollevan la veletta,divorano la preda.C’è quella che s’informapensosa della scelta;quella che toglie svelta,nè cura tinta o forma.L’una, pur mentre inghiotte,già pensa al dopo, al poi;e domina i vassoicon le pupille ghiotte.Un’altra-il dolce crebbe-muove le disperatebianchissime al giulebbedita confetturate!Un’altra, con bell’arte,sugge la punta estrema:invano! che la cremaesce dall’altra parte!L’una, senz’abbadarea giovine che adocchidivora in pace. Gli occhialtra solleva, e paresugga, in supremo annunzio,non crema e cioccolatte,ma superliquefatteparole del D’Annunzio.Fra quegli aromi acuti,strani, commisti troppodi cedro, di sciroppo,di creme, di velluti,di essenze parigine,di mammole, di chiome:oh! le signore comeritornano bambine!Perché non m’è concesso-o legge inopportuna!-il farmivi da presso,baciarvi ad una ad una,o belle bocche intattedi giovani signore,baciarvi nel saporedi crema o cioccolatte?Io sono innamorato di tutte le signoreche mangiano le paste nelle confetterie.